A.I. e la Storia: passi avanti o indietro?

Dato che si parla con sempre maggiore frequenza di Chatgpt ho pensato di porre qualche quesito a questo software. Ecco le domande: Quali UOMINI hanno fatto la Storia? E poi PERSONE ed infine DONNE.

La risposta a quali UOMINI hanno fatto la Storia è questa:

  • leader politici e militari Alessandro Magno, Giulio Cesare, Napoleone, Churchill;
  • pensatori e filosofi (Socrate, Aristotele, Kant, Marx); 
  • scienziati (Newton, Einstein, Tesla); attivisti e leader social (King; Gandhi; Mandela); 
  • artisti e scrittori (Shakespeare, da Vinci, Beethoven) 

Tra gli UOMINI non si menzionano donne, mentre alla domanda Quali PERSONE hanno fatto la Storia risponde con l’elenco sopra riportato aggiungendo due donne: Marie Curie e Cleopatra. 

Veniamo all’ultima domanda, ovvero Quali DONNE hanno fatto la Storia:

  • Regine e leader: Cleopatra; Elisabetta I; Caterina la Grande; Indira Gandhi. 
  • Attiviste per i diritti civili e sociali: Marie Curie; Rosa Parks; Malala Yousafzai
  • Artiste e scrittrici: Virginia Woolf, Kahlo, de Beavoir.
  • Scienziate e inventrici: Lovelace; Rosalind Franklin; Jane Goodall
  • Rivoluzionari e combattenti (interessante che le rivoluzionarie vengano chiamate rivoluzionari): Giovanna d’Arco, Emmeline Pankhurst; Clara Zetkin
  • Esploratrici e pioniere: Earhart, Bessie Coleman, Sacagawea.
  • Mistiche e fondatrici religiose: Santa Teresa d’Avila e Maria.
  • ESEMPI di donne moderne: Merkel, Michelle Obama.

Quindi … se scrivo UOMINI il sistema intende solo maschi. Perciò attenzione a chi ancora dice uomini per esseri umani.  È evidente che questo termina includa solo i maschi.

Mentre nella categoria “persone” solo Curie e Cleopatra sono degne? Mentre Tesla è onnipresente… 

Mode, preferenze, fonti e idee statunitensi? Tutti aspetti comprensibili che però dovrebbero farci riflettere sull’uso di un utile strumento.

Prima di lasciare all’intelligenza artificiale il compito di farci i compiti o di pensare per noi dovremmo riflettere affinché non si facciano passi indietro di cinquant’anni. 

Trattando temi storici sappiamo infatti che le ricerche più complete non hanno la stessa diffusione delle informazioni stereotipate, parziali o “alla moda”. Da qui i risultati di cui sopra. Interessanti ma meno innovativi delle migliaia di pagine che potete trovare su Instagram.