Le viaggiatrici del Grand Tour

In passato, molti si sono dedicati alla narrativa di viaggio e al Grand Tour, ma pochi lo hanno fatto dalla prospettiva femminile, come invece avviene in quest’opera.

Le protagoniste del libro “Le viaggiatrici del Grand Tour. Storie, amori, avventure” di Attilio Brilli e Simonetta Neri vivono il viaggio come un’esperienza molto intensa, che le porta ad osservare in modo attento le condizioni sociali, soprattutto delle donne italiane. In particolar modo, rimangono impressionate dalle suore di clausura, la cui condizione di vita risulta incomprensibile per donne più emancipate e non di religione cattolica.

Ma l’aspetto più sorprendente è che si tratta di donne inaspettate, tutt’altro che banali … forse perché le donne poco interessanti esistono solo nelle versioni “ufficiali” della storia …

Nell’opera si parla ad esempio di Elisa von der Recke, che nel 1787 scrisse un pamphlet in cui svelava i segreti di Cagliostro, il mago dal quale prima era stata sedotta e di cui poi aveva deciso di svelare i segreti al fine di combattere la superstizione. Elisa diede un primo contributo al tracollo di Cagliostro e, per questo merito, Caterina II di Russia le elargì una pensione che le permise di continuare nella sua opera di demistificazione. Ma l’imperatrice non fu l’unica donna ad aiutare Elisa! Anche la sorellastra di Elisa, Dorotea, nonché ultima reggente di Curlandia, la protesse nel proselitismo delle idee dei Lumi.

E ancora Margaret Mount Cashell, che aiutò Catherine Wilmot a viaggiare. Quest’ultima era una giovane donna indipendente e colta che ebbe come governante Mary Wollstonecraft, paladina dei diritti delle donne nonché madre di Mary Shelley.

Sempre Catherine, appena tornata dal suo viaggio con i conti Mount Cashell, venne inviata in Russia per riportare a casa la sorella Martha, la quale aveva seguito la principessa russa Ekaterina Romanovna Daskova di cui si era infatuata. Ekaterina non era solo una nobildonna, poiché da giovane, a fianco di Caterina II, aveva organizzato il colpo di stato contro l’Imperatore a favore della stessa Caterina, la quale, come ricompensa, la nominò Direttrice dell’Accademia delle scienze. Ruolo che la portò a viaggiare e a conoscere scienziati.

Parliamo di donne che non ci aspetteremmo di incontrare; donne che … si alleano, viaggiano, organizzano colpi di stato …

Nell’opera si trovano molti altri aneddoti e storie, come la sventura capitata alla famosa scrittrice e filosofa Mary Shelley, autrice del celebre “Frankestein”. L’autrice fu sedotta e truffata dal noto mantenuto Ferdinando Gatteschi, un uomo che ricattava le dame in cambio della sua riservatezza sulle corrispondenze amorose.

Ma per molte dame il viaggio non rappresentava solo l’occasione per arricchirsi culturalmente e fare nuove conoscenze. Un bell’esempio ci viene fornito da Mary Wortley Montagu che apprese, grazie ai viaggi, i segreti per combattere il vaiolo. Fu infatti la prima persona a diffondere i vaccini esportandoli dall’Impero Ottomano all’Europa “cristiana”. Purtroppo Mary era troppo aperta di mente per ricevere l’appoggio dei suoi contemporanei, i quali rifiutarono a priori una cura solo perché proveniente da una cultura estranea come quella ottomana.