Il secondo piano di Ritanna Armeni

Ambientato in un convento racconta la storia di un gruppo di suore che ospitano alcune famiglie sfuggite al rastrellamento del Ghetto.

Si tratta di un coraggio poco conosciuto e riconosciuto, di aspetti storici trascurati quali l’apertura dei luoghi sacri, dei conventi, dei monasteri alle persone perseguitate.
Le suore protagoniste del libro, per salvare vite umane, arrivarono a sfidare regole, precetti e comandamenti. Per aiutare il prossimo dovettero mentire, rubare, vivere nel terrore di essere scoperte e vedere uccise le persone nascoste, convivere con il peccato. Tutto ciò per essere state umane.

Si tratta di una bella storia di umanità, coraggio, sorellanza.
Un libro che consiglierei a chi vuol conoscere aspetti storici meno trattati ma anche per chi vuole leggere una storia emozionante e coinvolgente.

E infine un dettaglio molto interessante: Ritanna Armeni menziona una donna, conosciuta nel ghetto romano, come eccentrica, matta. Questa donna, nel libro chiamata Celeste, dovrebbe essere l’anticonformista e ribelle Elena che avvisò gli abitanti del Ghetto dell’imminente pericolo. Ma non fu creduta.

Gaetano Petraglia in “La matta di piazza Giudia. Storia e memoria dell’ebrea romana Elena Di Porto” racconta la vita di Elena Di Porto una donna che merita di essere riconosciuta per il suo impegno ma anche come modello di coraggio e indipendenza.