Per il mese della poesia ci spostiamo ad Haiti, luogo che forse non assoceremmo alla poesia, per scoprire Virginie Sampeur (1839 -1919) prima poetessa haitiana, o almeno la prima ad essere pubblicata.
Di famiglia colta e benestante, ricevette una buona istruzione; a 17 anni scrisse i primi versi; a 23 sposò il poeta Oswald Durand.
Con il primo marito sperava di realizzare “l’amore nella poesia e la poesia nell’amore”, ma il matrimonio con il poeta non fu felice.
Dalle seconde nozze con il pianista Tacito Lamothe nacque Ludovic Lamothe, futuro celebre pianista, clarinettista e compositore. Orgoglio di Haiti.
Nel 1876 Virginie si trasferì per un periodo in Francia dove scrisse la sua poesia più nota: «L’abandonnée».
Oltre a poeta fu scrittrice, insegnante e direttrice di una scuola.
Nella speranza che venga riscoperta anche in Italia riportiamo alcuni versi del poema «L’Abandonnée»
« Ah! si vous étiez mort! de mon âme meurtrie
Je ferais une tombe où, retraite chérie,
Mes larmes couleraient lentement, sans remords…
Que votre image en moi resterait radieuse!
Que sous le soleil mon âme aurait été joyeuse!
Ah! si vous étiez mort!
(…)
Ingrat! vous vivez donc quand tout me dit vengeance!Mais je n’écoute pas! À défaut d’espérance,
Le passé par instants revient, me berce encor…
Illusion, folie, ou vain rêve de femme!…
Je vous aimerai tant, si vous n’étiez qu’une âme.
Ah! que n’êtes-vous mort! »