La fotografia come testimonianza e partecipazione

Donne e fotografia: un progetto in collaborazione con Dafne Malvasi (@dafnemalvasi)

“Paola Agosti: la fotografia come testimonianza e partecipazione”
di Dafne Malvasi

Considerata una delle fotografe del movimento femminista italiano degli anni ‘70, Paola Agosti è stata una delle testimoni più preziose dei cambiamenti sociali di un’epoca con le sue contestazioni di piazza.

Tra le foto di Paola Agosti, ce n’è una di fondamentale importanza: è il 1977 e la fotografa torinese immortala durante una manifestazione romana il gesto per eccellenza, simbolo della battaglia femminista, ovvero le due mani giunte nella forma di una vulva.

In questo scatto c’è tutto il senso di quanto stesse accadendo in quegli anni, un movimento collettivo che chiedeva a gran voce l’ingresso delle donne a pieno diritto in tutti gli ambiti decisionali della vita pubblica e privata, come soggetti liberi di scegliere per se stesse.

“Per me la fotografia è stata soprattutto testimonianza e partecipazione” afferma Paola Agosti che nelle sue fotografie racconta anche di marginalità sociale, dalle carcerate alle operaie, alla Casa delle Donne di Roma occupata fino al mondo contadino ormai schiacciato dall’industrializzazione.

Nelle sue fotografie anche personaggi politici come Allende e Castro fino al Sudafrica dell’apartheid dove fotografa la futura Nobel per la Letteratura Nadine Gordimer.

Un arco temporale pluridecennale dove l’obiettivo di Paola Agosti è riuscito a farci vedere davvero quanto stesse cambiando, anche grazie al movimento femminista, la monolitica e patriarcale società italiana.