Con “Teorema di Paquette” mi riferisco alla presenza, in qualsiasi epoca e luogo, di donne storicamente interessanti.
Leggendo i libri di Storia non si trovano molti nomi femminili e gli unici presenti sono altisonanti; mentre è quasi impossibile trovare nomi che non siano di regine, sante e guerriere. Nemmeno le opere più approfondite ci offrono una visione completa.
Quindi ci dovremmo immaginare un mondo passato privo di donne? Un mondo di donne storicamente relegate dietro le quinte?
Tutto ciò da un lato è vero: le donne, nel passato, non hanno avuto opportunità, sono state escluse e relegate. Ma, nonostante ciò, alcune hanno fatto grandi e piccole cose, sono state dimenticate ma, in alcuni casi, le loro tracce sono ancora visibili e … rintracciabili.
Paquette fu una donna di cui casualmente si hanno alcune (vaghe) notizie. Visse in Mongolia nel Medioevo. Alcuni ci dicono che era una cuoca, altri che fu una portavoce, una mediatrice come tante altre donne nella storia (ad esempio Pocahontas, Malinche, Sacagawea). Si narra che fosse originaria della Lorena, catturata in Ungheria visse in Mongolia.
Il suo nome e la sua vita sono emblematici, da qui l’ispirazione a chiamare “teorema di Paquette” un fatto semplicissimo ma difficile da considerare: le donne, donne visibili grazie alle loro capacità e coraggio o anche per motivi casuali, sono sempre esistite, in ogni luogo ed epoca. Di esse si sono perse le tracce ma a volte riemergono.
Ed è importante ed utile ricordarle per non avere una visione ristretta (e falsata) della Storia, della vita.